RC16 Gestione del conflitto di interessi in caso adozione di singola decisione o attività (cod. comportamento pt. 16)

1. FINALITA’

Il codice di comportamento dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale dei porti di Venezia e Chioggia prescrive al punto 16 l’obbligo di:

“astenersi dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale o altro rapporto preferenziale, di individui od organizzazioni con cui in prima persona o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi, di individui od organizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore o agente, di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui sia amministratore o gerente o dirigente. Il dipendente si astiene in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza. Sull’astensione decide il responsabile dell’ufficio di appartenenza”.

Quanto indicato nel Codice di Comportamento va coordinato con le linee guida dell’Anac n. 15 “Individuazione e gestione dei conflitti di interesse nelle procedure di affidamento di contratti pubblici”, dove si prevede che “I soggetti interessati sono tenuti a comunicare immediatamente al responsabile dell’ufficio di appartenenza e al RUP il conflitto di interessi che sia insorto successivamente all’assegnazione dell’ufficio o al conferimento di incarichi attinenti alle procedure di affidamento. Il RUP rende la dichiarazione al soggetto che l’ha nominato e al proprio superiore gerarchico. La comunicazione è resa per iscritto e protocollata per acquisire certezza in ordine alla data”.

2. SOGGETTI INTERESSATI

Il Segretario Generale, i Direttori, i dipendenti ed i collaboratori dell’Autorità di Sistema Portuale porti di Venezia e Chioggia.

3. DESCRIZIONE

I soggetti indicati al punto 2., qualora interessati da una o più delle situazioni indicate nel punto 1. del presente documento, ovvero in situazione di conflitto di interessi nel partecipare all’adozione di una singola decisione o ad una attività,  inviano tempestivamente comunicazione protocollata, utilizzando il modello allegato, al responsabile dell’ufficio di appartenenza/RUP e per conoscenza al RPCT e all’Area Amministrazione del Personale.

Nello specifico come responsabile dell’ufficio di appartenenza si ha:

  • Per i dipendenti e collaboratori il Direttore responsabile;
  • Per i Direttori il Segretario Generale;
  • Per il Segretario Generale il Presidente.

In caso di situazione di conflitto di interesse, il responsabile dell’ufficio di appartenenza è chiamato a valutare, in contraddittorio con il dichiarante, se la situazione segnalata o comunque accertata, realizzi un conflitto di interessi idoneo a ledere l’imparzialità dell’azione amministrativa.

In particolare, occorre valutare se la causa di astensione sia grave e metta in pericolo l’adempimento dei doveri di integrità, indipendenza e imparzialità del dipendente, considerando, altresì, il pregiudizio che potrebbe derivare al decoro e al prestigio dell’Autorità. La valutazione considera tutte le circostanze del caso concreto, tenendo conto della propria organizzazione, dei compiti e delle funzioni svolte dal dipendente e degli interessi personali dello stesso.

Nel caso in cui si accerti la sussistenza di un conflitto di interesse idoneo a ledere l’imparzialità dell’azione amministrativa, il responsabile dell’ufficio affida eventuali procedimenti ad un diverso funzionario dell’Autorità, oppure, in carenza di idonee figure professionali, lo avoca a sé stesso.

Inoltre, tenuto conto della natura e dell’entità del conflitto di interesse, del ruolo svolto dal dipendente nell’ambito della specifica procedura e degli adempimenti posti a suo carico, può adottare ulteriori misure che possono consistere:

  • Nell’adozione di cautele aggiuntive rispetto a quelle ordinarie in materia di controlli, comunicazione, pubblicità;
  • Nell’intervento di altri soggetti con funzione di supervisione e controllo;
  • Nell’adozione di obblighi più stringenti di motivazione delle scelte adottate, soprattutto con riferimento alle scelte connotate da un elevato grado di discrezionalità;
  • Richiede al Segretario Generale di spostare temporaneamente l’attività ad altra Direzione;
  • Dichiara di ritenere l’attività compatibile con l’attività svolta.

Le conclusioni del responsabile dell’ufficio vengono indicate nel modello di risposta per la gestione del conflitto interesse in caso di assegnazione ufficio e conferimento incarico (MRC16BIS).

4. MODULISTICA E FONTI DI RIFERIMENTO

Modello MRC16: Modello comunicazione gestione del conflitto interesse in caso adozione di singola decisione o ad attività.
Modello MRC16BIS: Modello risposta gestione del conflitto interesse in caso adozione di singola decisione o ad attività.
Decreto Legislativo 14 Marzo 2013, n. 33 e ss.mm.ii. Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.
Legge 6 Novembre 2012, n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.
Decreto del Presidente della Repubblica 16 Aprile 2013, n. 62 Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Piano Triennale Prevenzione Corruzione e Trasparenza dell’AdSPMAS.

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