Lavori urgenti di fornitura e posa in opera di palancolato metallico da effettuarsi nel molo Sali a ripristino del tratto adiacente alle vasche di caratterizzazione. Decretazione n. 2018.0000462 autorizzata il 12 settembre 2018 – Perizia di variante ai sensi dell’art. 106, comma 1, lettera c del dlgs.50/2016 e s.m.i.

Tipologia Decretazione
Numero 2020.0000430
Data 11/08/2020
Struttura Proponente DTEC
Oggetto Lavori urgenti di fornitura e posa in opera di palancolato metallico da effettuarsi nel molo Sali a ripristino del tratto adiacente alle vasche di caratterizzazione. Decretazione n. 2018.0000462 autorizzata il 12 settembre 2018 – Perizia di variante ai sensi dell’art. 106, comma 1, lettera c del dlgs.50/2016 e s.m.i.
Contenuto In data 30.07.2018 la Capitaneria di Porto di Venezia, in esito a problematiche di sicurezza della navigazione rilevate dalla corporazione dei piloti, ha convocato un tavolo tecnico di confronto urgente relativo alla situazione dei pescaggi del Canale Malamocco Marghera.
Visti gli esiti del tavolo tecnico e la situazione di sicurezza della navigazione evidenziata, con nota dell’Ammiraglio del 02.08.2018, la Capitaneria di Porto di Venezia ha chiesto ad ADSP di voler intervenire urgentemente con ogni utile azione per eliminare i rischi per la sicurezza della navigazione, legati ai ridotti pescaggi lungo il canale Malamocco Marghera.
Risultando pertanto improcrastinabile procedere con il dragaggio a quota del Piano Regolatore Portuale del tratto del canale Malamocco Marghera individuato come critico da parte della Capitaneria di Porto, l’AdSPMAS ha provveduto ad effettuare i rilievi batimetrici nel tratto di canale compreso tra località “Dogaletto” ed il bacino di evoluzione n. 4 al Porto di Venezia, i quali hanno evidenziato fenomeni di interramento della cunetta navigabile legati al franamento della sponda della Cassa di Colmata B all’interno del Canale.
Successivamente, la scrivente Amministrazione, quale Ente competente per la gestione, manutenzione e mantenimento in efficienza dei canali portuali navigabili, si è pertanto attivata per affidare con urgenza le attività di dragaggio dei sedimenti nel Canale Malamocco Marghera.
E’ stato pertanto redatto il progetto per il ripristino della quota da PRP del tratto di canale suddetto che prevedeva l’escavo di circa 160.000 mc di sedimenti, dei quali circa mc 130.000 classificati entro colonna B prot. ’93 e circa mc 30.000 entro colonna C prot. ’93.
Tenuto conto che i sedimenti entro colonna B risultavano refluibili all’interno della cassa di Colmata B e che il Progetto Definitivo di ripristino morfologico dei bassifondali adiacenti al Malamocco Marghera (redatto dal P.I.OO.PP.) era stato approvato con decreto della Giunta Regionale del Veneto n. 30 del 07.11.2017 in sede di procedura di VINCA (Il Progetto Definitivo doveva esser inviato alla Commissione di Salvaguardia per Venezia, per il necessario parere), con nota Protocollo 10124 del 31.07.2018, AdSPMAS ha chiesto al Provveditorato, nelle more della realizzazione degli interventi progettati ed approvati, il nulla osta a refluire, presso la cassa di colmata B, un quantitativo limitato di sedimenti rispetto alla capacità della stessa.
Il Provveditorato ha dato il proprio nulla osta, con nota prot. 32544 del 02.08.2018, all’intervento urgente, nelle more dell’esecuzione degli interventi complessivi.
Stante l’estrema urgenza ADSP, ai sensi dell’art. 63, comma 2, lettera c) del D.Lgs. n. 50 del 2016, ha avviato in data 03/08/2018 (lettera invito prot n. 10316) una procedura negoziata, senza previa pubblicazione di bando, per l’esecuzione dei lavori di escavo e refluimento, alla quale sono invitati gli operatori economici individuati sulla base di informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione (possesso di attestazione SOA per lavori ascrivibili alla categoria OG 7 opere marittime). Con Decretazione n. 2018.0000463 autorizzata il 12 settembre 2018 sono stati affidati i lavori di escavo in questione. L’appalto è stato poi regolarmente eseguito ma conferendo i sedimenti presso siti diversi dalla Cassa di Colmata “B”.
Contestualmente, l’AdSPMS, con nota del 10/08/2018 prot. 10567 avviava una procedura negoziata, senza previa pubblicazione di bando, per ragioni di estrema urgenza, ai sensi dell’art. 63 comma 2 lettera c) del D.lgs. n. 50/2016 s.m.i., invitando n. 15 operatori economici a presentare la propria migliore offerta per l’appalto avente ad oggetto la fornitura e posa in opera di un palancolato metallico a contenimento dei sedimenti classe B, da installare in corrispondenza della conterminazione della Cassa di Colmata “B” nel tratto lungo il canale litoraneo Malamocco Marghera
L’intervento, urgente e provvisorio per la parziale ricostruzione della conterminazione, sarebbe stato eseguito nel rispetto del progetto generale di ripristino morfologico dei bassifondali adiacenti al Malamocco Marghera, intervento approvato con decreto della Giunta Regionale del Veneto n. 30 del 07.11.2017 in sede di procedura di VINCA.
Nel 2011 l’autorità di Sistema Portuale, allora Autorità Portuale, si è assunta l’impegno tramite un accordo di programma sottoscritto con l’allora Magistrato alle Acque (ora Provveditorato) di attuare, sulla base di un progetto che Provveditorato stesso doveva redigere ed approvare, una serie di interventi atti ad arrestare franamento di materiale dalle sponde delle casse di colmata entro la cunetta navigabile ed a garantire nel tempo un’efficace conservazione.
All’esito della seduta di gara, il RUP proponeva l’aggiudicazione dell’appalto all’Impresa Rossi Renzo Costruzioni srl che aveva offerto il ribasso percentuale del 41,50% sull’elenco prezzi unitari, con riserva della verifica della congruità dell’offerta, così come risulta dal verbale di gara del 27/08/2018.
In data 12/09/2018 con nota prot. Adsp MAS/11474 veniva trasmessa la comunicazione di aggiudicazione definitiva, a seguito della proposta di aggiudicazione del RUP, alla ditta Rossi Renzo Costruzioni srl. Con successiva nota prot. Adsp MAS/11873 del 21/09/2018 veniva comunicata ai controinteressati, unitamente al verbale di gara, l’aggiudicazione definitiva a favore della ditta Rossi Renzo Costruzioni srl.
Nonostante l’aggiudicazione della gara, il relativo contratto d’appalto non è mai stato sottoscritto dalle parti, ciò in quanto il progetto per la realizzazione del nuovo marginamento con palancole mancava della necessaria autorizzazione da parte della Commissione di Salvaguardia.
Detto progetto, a seguito di innumerevoli passaggi istituzionali e ripetuti rinvii della competente Commissione per la Salvaguardia della laguna di Venezia, veniva autorizzato dalla Commissione medesima in data 27 dicembre 2018. Ciò nonostante, il Provveditorato, Amministrazione competente sulla conservazione delle Casse di Colmata, con nota in data 24/01/2019 prescriveva sostanziali modifiche alla soluzione progettuale dallo stesso proposta e già approvata dalla Commissione di Salvaguardia, chiedendo di realizzare la conterminazione / marginamento della cassa di colmata con palizzata in legno al posto delle previste palancole metalliche.
AdSPMAS ha pertanto dato la propria disponibilità a realizzare a proprie spese l’intervento, secondo un progetto da redigere a cura del Provveditorato alla luce delle nuove e diverse esigenze espresse, con propria nota prot. 2897.24-01-2019.
Ad oggi tuttavia il PIOOP non ha presentato alla scrivente alcuna proposta progettuale.
Infatti:
 in data 13.02.2019 con nota prot. 6170, il Provveditorato ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la propria istanza con la quale autorizzava la realizzazione del marginamento mediante infissione di palificata in legno (nota prot. 2897 del 24.01.2019);
 Il Ministero dell’Ambiente con nota prot. 3986 del 18.02.2019 (prot. AdSp 2528 del 18.02.2019) ha invitato AdSPMAS a presentare apposita istanza di VIA ai sensi dell’art. 19 o 23 del Dlgs 152/2006 e ss.mm.ii.;
 con nota prot. 2799 del 22.02.2019, in riferimento alla sopraccitata nota del MATTM, AdSPMAS ha comunicato al MATTM che la conservazione, e quindi la progettazione e l’autorizzazione dei lavori, sulle casse di colmata compete al P.I.OO.PP. stesso;
 con nota 5060 del 27.02.2019 il MATTM ha preso atto di quanto rappresentato da AdSPMAS, ribadendo comunque la necessità di procedere con la presentazione di apposita istanza di VIA ai sensi dell’art. 19 o 23 del Dlgs 152/2006 e ss.mm.ii.;
 in data 14.03.2019 con nota prot. 10953 (prot. AdSP 3966 del 14.03.2019) il PIOOPP ha trasmesso al MATTM il progetto in questione relativo allo stralcio provvisorio e provvisionale, adeguato alle sue stesse prescrizioni;
 con nota prot. 7487 del 25.03.2019 (prot. AdSP 4442 del 25.03.2019) il MATTM ha convenuto che restava nelle competenze del PIOOPP valutare se il progetto in esame fosse o meno da assoggettare a VIA ai sensi dell’art. 23 del Dlgs 152/2006 e ss.mm.ii.;
 in data 21.02.2020 il PIOOPP, con nota prot. 6572 (prot. AdSP 3207 del 21.02.2020) ha comunicato alla scrivente di aver provveduto, in data 20.02.2020, a trasmettere al MATTM l’istanza relativa allo screening VIA del progetto complessivo e generale relativo alle opere di protezione delle casse di colmata lungo il canale Malamocco Marghera e non più dello stralcio provvisionale, dimostrando che l’opera provvisoria non era più ritenuta dallo stesso PIOOPP necessaria.
Di qui, l’impossibilità a oggi di utilizzare la Cassa di Colmata B per il refluimento dei sedimenti dragati.
Nel frattempo con nota prot. 10590 del 10/08/2018 l’Amministrazione aveva chiesto al Comitato di Sorveglianza di cui all’art. 16 dell’AdP Moranzani, in considerazione della necessità di concludere in tempi rapidi l’opera che nel tempo aveva subito un parziale “spanciamento” e le cui strutture presentavano un processo di indebolimento a seguito della corrosione delle palancole metalliche, di poter rientrare nella disponibilità della Cassa di Colmata Molo Sali al fine di completarne il riempimento anche con sedimenti di tipo entro C, in quanto mancavano i sedimenti oltre C – protocollo ‘93 . E ciò in deroga alle previsioni originali del citato Accordo di Programma che prevedeva una fase di attuazione iniziale mediante ricorso al deposito di 750.000 mc di sedimenti da dragaggio classificati “oltre C non pericolosi”, all’interno della Cassa di Colmata Molo Sali (sita in Area Portuale), su un totale di 3.250.000 mc da gestirsi complessivamente nell’ambito dell’attuazione dell’intero AdP.
Anche per il Molo Sali, così come per la Cassa di Colmata B, vi è la necessità di intervenire con opere di consolidamento del palancolato perimetrale, danneggiato dal citato spanciamento, la cui spesa l’AdSPMAS si dichiarava disponibile a sostenere.
In conseguenza di quanto sopra, le parti sottoscrittrici dell’AdP Moranzani hanno provveduto ad una revisione dell’art. 4 punto C dell’accordo medesimo
Fermo quanto sopra, con nota del 16.09.2019 la Capitaneria di Porto in considerazione della riduzione dello spessore del palancolato della cassa di colmata Molo Sali, ha chiesto di procedere urgentemente al rafforzamento dello stesso.
La scrivente Amministrazione si trova pertanto nella necessità di dover intervenire urgentemente ai fini dell’esecuzione dei lavori necessari per il consolidamento del tratto di palancolato danneggiato, ciò consentirà anche di ultimare detta opera per il conferimento dei sedimenti conseguenti alle attività di escavo per la manutenzione dei fondali
CONSIDERATO che:
- in relazione all’affidamento dell’appalto alla ditta Rossi Renzo Costruzioni srl, il contratto d’appalto si può ritenere effettivamente perfezionato ed efficace, ai sensi dell’art.32 comma 14 del D.lgs. n.50/2020 s.m.i., con la comunicazione di aggiudicazione definitiva trasmessa in data 12/09/2018 prot. Adsp MAS/11474 alla stessa ditta Rossi Renzo Costruzioni Srl;
- la modifica all’oggetto del contratto è stata determinata, con ogni evidenza, da una decisione imprevista ed imprevedibile del Provveditorato che, con nota del 24/01/2019 ha prescritto delle modifiche sostanziali rispetto alla soluzione progettuale che lo stesso P.I.OO.PP. aveva inizialmente proposto e che aveva, tra l’altro, già ottenuto l’autorizzazione da parte della competente Commissione di Salvaguardia;
- le circostanze sopra descritte, certamente non previste né prevedibili e nemmeno imputabili all’AdSPMAS, si ritiene possano essere fatte rientrare nell’alveo della fattispecie disciplinata all’art. 106 comma 1 lett. C del D.Lgs. n. 50/2016;
- la modifica contrattuale non incide in alcun modo né sulla prestazione in senso stretto che è e rimane fornitura e posa in opera di palancole metalliche, né sul valore economico della prestazione medesima che è pressoché invariato; trattasi quindi di una mera “variante localizzativa” (la fornitura e la posa delle palancola servirà per il consolidamento del palancolato del Molo Sali e non più della Cassa di Colmata B.
Tenuto conto, inoltre, che è stato acquisito parere favorevole dell’Avvocatura dello Stato (Prot. Adsp MAS/6339 del 28/04/2020) rilasciato previa richiesta della scrivente (prot. Adsp Mas/6028 del 20/04/2020), in cui la stessa Avvocatura ha affermato che “la variante localizzativa risulta non sostanziale ed il relativo jus variandi della stazione appaltante pubblica sarebbe legittimamente esercitato”.
Trattandosi nel caso di specie di una “mera variante localizzativa” che non altera la natura generale del contratto e che è determinata dal verificarsi di circostanze impreviste ed imprevedibili, derivanti da determinazioni assunte da soggetti terzi a tutela di interessi rilevanti, si ritiene di poter affidare la perizia di variante in corso d’opera alla ditta Rossi Renzo Costruzioni srl, ai sensi dell’art. 106 comma 1 lett. c) del D.Lgs. n. 50/2016.
Tutto ciò premesso, visto che:
- l’importo di aggiudicazione per l’appalto di fornitura e posa in opera del palancolato per il ripristino della cassa di colmata B era stato affidato alla ditta Rossi Renzo Costruzioni, al netto del ribasso del 41,5 %, per un importo pari ad € 1.782.154,68 di cui € 44.553,87 per oneri per la sicurezza;
- la ditta Rossi Renzo Costruzioni srl ha già eseguito alcune attività propedeutiche al contratto per un importo pari ad € 32.000,00 che trovano copertura nel quadro economico approvato con decretazione 462/2018 del 12/09/2018 in parte nelle somme di cui alla sezione A), voce 4 e in parte nelle somme di cui alla sezione B), voce 3
- l’importo relativo alla variante in corso d’opera non comporta alcun onere aggiuntivo per la stazione appaltante, anzi porta ad una riduzione del valore economico pari all’1,8% rispetto all’importo contrattuale (vedasi quadro di raffronto allegato);
VISTO che le attività sopra descritte rivestono interesse per l’Amministrazione e che la struttura competente ha svolto regolare istruttoria, anche in merito alla conformità rispetto agli strumenti di programmazione, alla vigente normativa e al Regolamento di Amministrazione e Contabilità vigente, si chiede di autorizzare:
- la variante in corso d’opera, ai sensi dell’art.106 comma 1 lett. c) del D.Lgs. n. 50/2016 s.m.i., ed approvare il nuovo quadro economico allegato alla presente decretazione per un importo contrattuale complessivo pari ad € 1.750.000,00, oltre a € 32.000 a riconoscimento delle attività propedeutiche già svolte presso la cassa di colmata B, che trovano copertura nel quadro economico approvato con decretazione 462/2018 del 12/09/2018 in parte nelle somme di cui alla sezione A), voce 4 e in parte nelle somme di cui alla sezione B), voce 3; risultando una diminuzione dell’importo contrattuale pari ad € 32.154,68.
La somma di € 1.750.000 trova anch’essa copertura nella decretazione 462/2018 del 12/09/2018

La sottoscrizione del contratto con l’impresa Rossi Renzo Costruzioni è subordinata al perfezionamento della revisione dell’“Accordo di Programma Moranzani - modifica articolo 4C”, già sottoscritto da AdSMPAS in data 23.03.2020, con la firma di tutti i soggetti coinvolti.

Allegati
Progetto esecutivo per la messa in sicurezza della fossa di refluimento della cassa di colmata del Molo Sali a firma dell’ing. Pasqualon.
Spesa Prevista 1.967.342,23
Principali Documenti
Allegati 2020.0000430_decretazione.pdf