OPERE DI MANUTENZIONE E RIPRISTINO PER LA PROTEZIONE E LA CONSERVAZIONE DA REALIZZARSI NELLE AREE DI BORDO DEL CANALE MALAMOCCO MARGHERA TRATTO COMPRESO TRA CURVA SAN LEONARDO E FUSINA: STRALCIO ATTUATTIVO PER INTERVENTO URGENTE DI ESCAVO A QUOTA PRP DEL TRATTO DI CANALE COMPRESO TRA LOCALITA’ DOGALETTO ED IL BACINO DI EVOLUZIONE N.4 E RELATIVI CONFERIMENTI

Tipologia Decretazione
Numero 2019.0000660
Data 17/12/2019
Struttura Proponente DTEC
Oggetto OPERE DI MANUTENZIONE E RIPRISTINO PER LA PROTEZIONE E LA CONSERVAZIONE DA REALIZZARSI NELLE AREE DI BORDO DEL CANALE MALAMOCCO MARGHERA TRATTO COMPRESO TRA CURVA SAN LEONARDO E FUSINA: STRALCIO ATTUATTIVO PER INTERVENTO URGENTE DI ESCAVO A QUOTA PRP DEL TRATTO DI CANALE COMPRESO TRA LOCALITA’ DOGALETTO ED IL BACINO DI EVOLUZIONE N.4 E RELATIVI CONFERIMENTI
Contenuto In data 30.07.2018 la Capitaneria di Porto di Venezia, in esito a problematiche di sicurezza della navigazione rilevate dalla corporazione dei piloti, ha convocato un tavolo tecnico di confronto urgente relativo alla situazione dei pescaggi del Canale Malamocco Marghera.
Visti gli esiti del tavolo tecnico e la situazione di sicurezza della navigazione evidenziata, con nota dell’Ammiraglio del 02.08.2018 (allegata), la Capitaneria di Porto di Venezia chiede ad ADSP di voler intervenire urgentemente con ogni utile azione per eliminare i rischi per la sicurezza della navigazione, legati ai ridotti pescaggi lungo il canale Malamocco Marghera.
Sono stati effettuati pertanto dei rilievi batimetrici nel tratto di canale compreso tra località “Dogaletto” ed il bacino di evoluzione n. 4 al Porto di Venezia, i quali hanno evidenziato fenomeni di interramento della cunetta navigabile legati proprio al franamento della sponda della Cassa di Colmata B all’interno del Canale; risultava pertanto improcrastinabile procedere con il dragaggio a quota del Piano Regolatore Portuale di un tratto del canale Malamocco Marghera individuato come critico da parte della Capitaneria di Porto.
La scrivente Amministrazione, quale Ente competente per la gestione, manutenzione e mantenimento in efficienza dei canali navigabili, si è pertanto attivata per affidare con urgenza le attività di dragaggio dei sedimenti nel Canale Malamocco Marghera.
E’ stato pertanto redatto il progetto per il ripristino della quota da PRP del tratto di canale suddetto che prevedeva l’escavo di circa 160.000 mc di sedimenti, dei quali circa mc 130.000 classificati entro colonna B prot. ’93 e circa mc 30.000 entro colonna C prot. ’93.
Tenuto conto che i sedimenti entro colonna B risultavano refluibili all’interno della cassa di Colmata B e che Progetto Definitivo di ripristino morfologico dei bassifondali adiacenti al Malamocco Marghera redatto dal P.I.OO.PP. era stato approvato con decreto della Giunta Regionale del Veneto n. 30 del 07.11.2017 in sede di procedura di VINCA (Il Progetto Definitivo doveva esser inviato alla Commissione di Salvaguardia per Venezia, per il necessario parere), con nota Protocollo 10124 del 31.07.2018, AdSP chiese al Provveditorato, nelle more della realizzazione degli interventi progettati ed approvati, il nulla osta a refluire, presso la cassa di colmata B, un quantitativo limitato di sedimenti rispetto alla capacità della stessa.
Il Provveditorato ha dato il proprio nulla osta, con nota prot. 32544 del 02.08.2018, all’intervento urgente, nelle more dell’esecuzione degli interventi complessivi.
Stante l’estrema urgenza ADSP, ai sensi dell’art. 63, comma 2, lettera c) del D.Lgs. n. 50 del 2016, ha avviato in data 03/08/2018 (lettera invito prot n. 10316) una procedura negoziata, senza previa pubblicazione di bando, per l’esecuzione dei lavori di escavo e
refluimento, alla quale sono invitati gli operatori economici individuati sulla base di informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione (possesso di attestazione SOA per lavori ascrivibili alla categoria OG 7 opere marittime).
Con Decretazione n. 2018.0000463 autorizzata il 12 settembre 2018 sono stati affidati a Zeta s.r.l. i lavori di escavo in questione.
E’ stato pertanto presentato un progetto per la realizzazione di un marginamento con palancole poste all’interno della cassa di colmata B, in una zona in cui il materiale della cassa stessa è completamente franato all’interno del canale navigabile, progetto provvisorio e reversibile compatibile e coerente con il complessivo progetto definitivo già approvato in sede di VINCA e pertanto in linea con quanto precisato nella nota della Regione Veneto prot. 352645 del 29/08/2018.
Tale proposta, a seguito di innumerevoli passaggi istituzionali e ripetuti rinvii della competente Commissione per la Salvaguardia della laguna di Venezia, ha ricevuto in data 27 dicembre 2018 l’autorizzazione da parte della Commissione medesima, ma il Provveditorato, cui era stata chiesta l’autorizzazione fin dal 04/09/2018, in data 24/01/2019 ha prescritto sostanziali modifiche alla soluzione progettuale inizialmente da esso stesso proposta e successivamente deliberata dalla Commissione di Salvaguardia.
AdSP ha pertanto dato la propria disponibilità a realizzare a proprie spese l’intervento secondo un progetto da redigere a cura del Provveditorato alla luce delle esigenze espresse con propria nota prot. 2897.24-01-2019.
Ad oggi il progetto non è ancora stato trasmesso alla scrivente in quanto è in corso l’iter autorizzativo previsto.
Nel frattempo la Capitaneria con propria ordinanza del 12/11/2018 ha ridotto il pescaggio utile del canale di oltre 1,50 metri, con conseguenti ripercussioni negative sull’operatività portuale.
AdSP ha quindi intrapreso con sollecitudine una serie di azioni per poter comunque procedere con l’escavo del canale Malamocco Marghera, conferendo i sedimenti presso l’isola delle Tresse e la cassa di colmata del Molo Sali, con relativi maggiori oneri di smaltimento presso i siti suddetti.
Tali azioni hanno permesso di avviare comunque i lavori di escavo nel tratto urgente, lavori che hanno portato ad un miglioramento della situazione del Canale Malamocco Marghera con l’emanazione di una nuova ordinanza che ha aggiornato i limiti di pescaggio imposti dalla Capitaneria di Porto, ordinanza che comunque non ha riportato i limiti alla situazione prima dell’ordinanza del 12/11/2018.
Nel corso dei lavori si è presentata la necessità di proseguire l’escavo procedendo verso San Leonardo, pertanto, tenuto conto della disponibilità dell’impresa Zeta e visto l’accordo per la gestione unitaria dell’isola delle Tresse tra AdSP e PIOOPP cha ha consentito di conferire ulteriori quantitativi presso l’isola delle Tresse, si è ordinato all’impresa di procedere con l’escavo di ulteriori tratti di canale Malamocco Marghera che necessitavano di manutenzione, nonché di effettuare l’escavo urgente della darsena di Fusina Nord dove la Capitaneria di Porto aveva segnalato problemi di manovra in fase di accosto con relativa riduzione del pescaggio.
I lavori, per effetto delle ulteriori attività di scavo ordinate a Zeta, nonché ai reinterri avvenuti durante le attività di scavo con aumento del volume di sedimenti da scavare per raggiungere la quota di progetto, sono stati prorogati sino al 27.09.2019.
Successivamente, in seguito alla valutazione da parte della Capitaneria di Porto di Venezia dei rilievi batimetrici trasmessi dall’ Autorità di Sistema Portuale in data 23/08/2019 attestanti lo stato dei fondali del canale litoraneo Malamocco Marghera, la stessa, sulla scorta del parere tecnico – nautico espresso in merito dal Capo Pilota della locale Corporazione Piloti Estuario Veneto durante la valutazione congiunta dei citati rilievi batimetrici svoltasi in data 12/09/2019, ha emanato in data 01.10.2019 l’ordinanza.


n.109/2019 che ha ridotto nuovamente il limite massimo di pescaggio lungo il canale Malamocco – Marghera con pesanti ripercussioni sull’operatività del porto.
La Capitaneria di Porto ha in particolar modo rilevato delle criticità in due tratti del suddetto canale, indicativamente tra la briccola n.90 e la briccola n.100 e tra la briccola n. 108 e la briccola n.114, tratti con sedimenti classe A da refluire in barena.
AdSP si era già attivata per proseguire le attività di scavo nei suddetti tratti, attività che non è stato possibile avviare da subito per la nota problematica legata alla mancanza di siti disponibili al refluimento dei sedimenti A.
Era stata infatti individuata una barena esistente da completare, la Canal Piovego in Laguna Sud, che però necessitava di importanti lavori di manutenzione della conterminazione prima di potervi refluire il materiale dragato e in tal senso ci si stava attivando per ripristinarla a spese di AdSP.
In seguito all’emanazione dell’ordinanza 109/2019, con nota 13465 del 27/09/2019 è stato chiesto al PIOOPP, nelle more della predisposizione di apposito progetto e del successivo avvio delle attività per la sistemazione della conterminazione della barena canal Piovego, di poter effettuare il refluimento predisponendo apposito arginello interno di contenimento realizzato con il materiale della barena stessa (richiesta già avanzata informalmente al PIOOPP precedentemente ma che verbalmente non era stata autorizzata).
Il PIOOPP ha autorizzato tale procedura e pertanto è stata chiesta a Zeta la disponibilità all’esecuzione in urgenza dell’escavo dei tratti critici con refluimento dei sedimenti affidato ad altro soggetto.
Per effetto dei maggiori lavori ordinati all’impresa e per la necessità di eseguire con urgenza l’escavo dei tratti di canale tra la briccola n.90 e la briccola n.100 e tra la briccola n. 108 e la briccola n.114, tratti con sedimenti classe A da refluire in barena, vi è la necessità di predisporre apposita variante in corso d’opera con relativa perizia.
Di seguito il quadro il quadro economico aggiornato:


Dato atto che la prestazione in oggetto riveste interesse in quanto collegata alle finalità dell'Ente per quanto sopra esposto, si attesta che la struttura competente ha svolto regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla conformità rispetto alla vigente normativa ed al rispetto delle norme del regolamento di Amministrazione e Contabilità dell'APV giugno 2007 e PR08 del SGQ, si chiede di:
- Autorizzare la spesa complessiva di € 8.800.000
- Procedere all’approvazione della variante in corso d’opera e relativa perizia n. 1 ai sensi dell’art. 106 – comma 1, lett. c del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. entro i limiti imposti dall’ art.106 comma 7
- Autorizzare l’affidamento dei maggiori lavori per un importo pari ad € 639.293,23 al netto del ribasso, a Zeta s.r.l. con sede in via Marco Polo 197, 30015 Chioggia – VE.




- Autorizzare l’affidamento del servizio di messa a dimora dei sedimenti presso l’isola delle Tresse per complessivi € 408.000 a Tressetrè S.p.A., in qualità di concessionario tenuto altresì conto dell’ “accordo per la gestione unitaria dell’isola delle Tresse ed integrazione al contratto di concessione n° reg. 1198/07 e successive integrazioni” sottoscritto tra AdSP e Provveditorato Interreginale alle opere Pubbliche.
Si precisa che in riferimento alla dec. 463/2018, relativamente alla quale la presente costituisce integrazione:
• La spesa complessiva di € 30.000,00 di cui alla voce B.01 - realizzazione dei rilievi batimetrici trova copertura nella decretazione 471/2016;
• La spesa di cui alla voce C5 oneri di smaltimento per un importo complessivo a pari a € 6.390.000,00 trova copertura
- nella decretazione 1056/2010 per € 937.209,02
- nella decretazione 81/2017 per € 4.982.017,06
- nella decretazione 1180/2014 per € 448.000,00
- nella decretazione 1126/2015 per € 22.773,92 €
• La spesa di cui alle voci A2-B3-B7-B8 pari a € 2.380.000 trova copertura nella decretazione 1395/2014 per un importo pari a € 1.536.200,
La rimanente somma pari a € 843.800 sarà impegnata nel capitolo 221.20 e relativa descrizione in base agli stanziamenti assegnati con il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2019.
Il lavoro rientra nella categoria OG7.
Spesa Prevista 8.800.000,00
Principali Documenti
Allegati 2019.0000660_decretazione.pdf